Il Parco Jalari – nome di origine araba che significa “pietra luccicante” – è nato negli anni ‘90 del secolo scorso dalla volontà dei fratelli Salvatore e Mariano Pietrini. Quest’ultimo, docente, commercialista ed artista, scomparso nel 2017, sin dal 1972 avvertì la necessità di raccogliere e conservare gli oggetti e gli strumenti della vita quotidiana e dei mestieri del passato che rischiavano di scomparire. I quindicimila e più reperti da lui collezionati nel corso degli anni – attrezzi agricoli, botti di vino, carrozze, e via dicendo – sono tutti raccolti all’interno delle strutture e delle 42 botteghe che sorgono lungo i viali del parco.
Una trentina di anni fa i due fratelli iniziarono a realizzare il parco su quello che secondo molti era soltanto un terreno arido e impervio, ma che con le opportune trivellazioni per far affiorare l’acqua è diventata una meraviglia di flora e arte. Lontani dai fastidiosi frastuoni delle città e delle strade, ci si può lasciare inebriare da suoni molto più gradevoli e naturali: il gorgoglio delle fontane, il fruscio degli alberi, i versi degli uccelli migratori che sostano nel parco.
Il Parco Jalari, fondato sui principi dell’agricoltura biologica e della bioarchitettura, è dotato al suo interno di strutture ricettive per agriturismo, pernottamento, ristorazione nonchè di sale convegni per conferenze ed eventi culturali. Dal 2004 al 2007 ha ospitato la manifestazione cinematografica “Jalari in corto” dedicata ai cortometraggi d’autore. Questa nelle prime tre edizioni ha visto in concorso 77 cortometraggi, soprattutto di autori emergenti, e la partecipazione di personaggi dello spettacolo come Nino Frassica, Otello Profazio, Tano Cimarosa e Vanni Ronsisvalle. Da quattordici anni organizza ogni estate il festival di espressioni artistiche “Espressivamente” con mostre, concerti, spettacoli, artisti di strada ed animazioni anche per i più piccoli.
Altre immagini del Parco:
Come raggiungere il Parco Museo Jalari. Dall’autostrada Messina-Palermo (E90) uscire allo svincolo Barcellona Pozzo di Gotto e seguire le indicazioni in direzione San Paolo e poi Maloto.
Avviso: a causa delle disposizioni riguardanti l’attuale emergenza sanitaria le visite al parco potrebbero subire restrizioni e regolamentazioni. Per informazioni su date, orari di apertura, eventi e manifestazioni è on line il sito ufficiale: www.parcojalari.com
Nota. Testo di Ignazio Burgio. Si ringrazia il Parco Museo Jalari per aver concesso l’utilizzo di tutte le foto presenti in questa pagina.
Tributo alla stupidità dei motori di ricerca. Il mio plugin wp per motori di ricerca mi suggerisce che per indicizzare al meglio questo articolo devo inserire almeno -4- volte la frase chiave “Le sculture, le fontane e il Museo del Parco Jalari”. Dunque al fine di evitare che l’articolo si possa indicizzare male se non si trova la frase Le sculture, le fontane e il Museo del Parco Jalari penso che sia opportuno inserire un certo numero di volte la frase Le sculture, le fontane e il Museo del Parco Jalari all’interno di questo testo. Ma al fine di non banalizzare lo stile di quest’articolo ripetendo fino alla noia la stessa frase, ritengo sia meglio aggiungere alla fine la frase Le sculture, le fontane e il Museo del Parco Jalari nascondendo il tutto alla vista dei pazienti lettori. Spero che in tal modo il mio plugin sia soddisfatto di aver trovato la frase in questione – Le sculture, le fontane e il Museo del Parco Jalari, ovviamente – e non si lagni più. E spero che i lettori non leggano mai questo testo, perchè è perfettamente inutile.